Elisa Bastiani

Psicologa Psicoterapeuta Sessuologa

Dolore sessuale femminile

Il dolore sessuale è una esperienza, purtroppo, alquanto comune nella vita di molte donne che le porta ad allontanarsi progressivamente dall’esperienza sessuale con un’importante ricaduta sulla qualità di vita sia loro che della coppia.

I clinici utilizzano, oggi, la denominazione disturbo del dolore genito-pelvico e della penetrazione per definire ciò che fino al 2013 appariva sotto i termini di vaginismo e dispareunia.

Questo disturbo è caratterizzato da uno o più delle seguenti difficoltà che si presentano in modo ricorrente:

  • Penetrazione vaginale dolorosa durante il rapporto sessuale. Questa difficoltà può presentarsi anche in altre situazioni che prevedano penetrazione, come ad esempio visite ginecologiche o utilizzo dell’assorbente interno
  • Marcato dolore pelvico o vulvo-vaginale durante il rapporto o i tentativi di penetrazione vaginale. In alcuni casi il dolore può perdurare anche dopo la fine del rapporto o essere presente durante la minzione.
  • Paura e ansia per la penetrazione o il dolore pelvico o vulvo-vaginale prima, durante o in seguito a penetrazione. Questa paura è molto diffusa tra le donne che hanno provato regolarmente dolore durante il rapporto e in alcuni casi può portare a un marcato evitamento di situazioni sessuali o intime.
  • Tensione, contrazione e conseguente indurimento dei muscoli del pavimento pelvico durante i tentativi di penetrazione vaginale.

Nel caso in cui si presentino questi sintomi è fondamentale, innanzitutto, rivolgersi al ginecologo per poter definire una diagnosi e intervenire in modo efficace sui diversi aspetti che hanno generato e mantenuto il problema vivo nel tempo.  

Non dobbiamo dimenticare, però, che esistono fattori di carattere psicologico e relazionale che possono aver contribuito a generare e/o a mantenere questo problema vivo nel tempo. I problemi sessuali del o con il partner, le difficoltà relazionali, i fattori stressanti (lutti, difficoltà lavorative, ecc.), le esperienze passate, l’ansia o la depressione e gli aspetti culturali o religiosi (che possono aver influenzato convinzioni e atteggiamenti rispetto alla sessualità) sono solo alcuni degli aspetti che si riscontrano nei vissuti delle donne che chiedono aiuto.

A prescindere dalla causa, il dolore genito-pelvico crea spesso notevoli difficoltà sia alle donne che ai partner, influenzando negativamente la qualità di vita e la salute sessuale di entrambi.

Molte donne riferiscono di provare un senso di frustrazione e inadeguatezza, di sentirsi incomprese, stanche, impotenti, diverse dalle altre e stremate dalla continua ricerca di una cura per il loro dolore che molti non capiscono o tendono a minimizzare.

Spesso tutto questo può compromettere in modo significativo anche la percezione della propria femminilità nella persona che ne soffre.

A volte (anche se al giorno d’oggi accade più raramente che in passato) sono le stesse donne ad avere timore o vergogna all’idea di chiedere aiuto perché pensano che provare dolore durante i rapporti possa essere normale e parte integrante dell’essere “donna”.

Cosa fare, dunque, nel caso in cui stiate vivendo una situazione simile? 

Il primo passo importante è quello di rivolgersi a uno specialista in ginecologia che potrà valutare e trattare il problema dal punto di vista medico. 

Gli aspetti comportamentali, emotivi, relazionali, cognitivi e interpersonali verranno, invece, affrontati con lo specialista in sessuologia che potrà valutare in che misura questi elementi hanno contribuito a scatenare e/o a mantenere il problema vivo nel tempo così da poter tracciare il percorso più idoneo a quella donna e/o coppia.