Disturbo dell’eccitazione femminile
Quando si parla di eccitazione sessuale femminile è quasi automatico pensare alla lubrificazione genitale: nonostante quest’associazione non sia sbagliata risulta, però, alquanto riduttiva. L’eccitazione sessuale femminile è una risposta molto complessa che coinvolge sia il corpo che la mente e implica una serie di cambiamenti fisici e psicologici.
La difficoltà di eccitazione nelle donne può essere dovuta a fattori riguardanti la risposta fisica-genitale (caratterizzata da una reazione vasocongestizia localizzata che riguarda la dilatazione vascolare degli organi genitali, la lubrificazione vaginale e l’inturgidimento e arrossamento delle pareti vaginali) o a quelli inerenti l’esperienza di eccitazione mentale soggettiva, ovvero la sensazione psicologica del piacere.
Quando mio marito mi cerca sono felice, mi sento importante. Il problema è che quando iniziamo a fare l’amore tutto svanisce ancor prima di iniziare: non mi sento coinvolta, non riesco a lasciarmi andare e mi distraggo facilmente. Per quanto io mi sforzi non riesco a eccitarmi. Mi sento in colpa a dirlo, ma a volte non vedo l’ora che tutto finisca il prima possibile.
In alcuni casi questo problema può essere dovuto a una difficoltà di risposta di entrambe le componenti (fisica e mentale), in altri, invece, può essere presente una normale risposta genitale ma mancare totalmente la sensazione soggettiva di eccitamento o viceversa. A volte, invece, il problema può essere ricondotto “semplicemente” a una stimolazione inadeguata durante i rapporti intimi o a una difficoltà della coppia di sincronizzarsi, tenendo presenti le esigenze di entrambi.
La difficoltà di eccitazione non deve essere confusa con il “disturbo del desiderio sessuale”. Quest’ultimo, infatti, può interferire con la capacità di coinvolgimento della donna durante i rapporti intimi che però è solamente il risultato della mancanza del desiderio stesso. Nel disturbo dell’eccitazione femminile, invece, il desiderio verso il /la partner non risulta essere affatto compromesso.
Come per le altre problematiche sessuali, il disturbo dell’eccitazione può essere distinto in:
- Primario, se la fase di eccitazione non è mai stata sperimentata dalla donna
- Secondario, se la fase di eccitazione, almeno in una certa misura, è stata sperimentata in passato
- Generalizzato, se l’eccitazione è inibita in tutte le situazioni e con tutti i partner
- Situazionale, se l’eccitazione è inibita solo in certe situazioni e con certi partner
Spesso le donne con questa difficoltà si possono sentire inadeguate, a disagio e in colpa verso il proprio partner, il quale potrebbe pensare di non essere all’altezza della situazione e, dunque, non in grado di coinvolgere adeguatamente la partner.
Durante i primi mesi della nostra storia c’era una grande sintonia tra noi; era tutto naturale e spontaneo e avevamo rapporti quasi tutti i giorni. Adesso, invece, ho molte difficoltà di eccitazione. Usiamo sempre il lubrificante ma non è più la stessa cosa: fare l’amore è diventato meccanico e poco spontaneo. Tutto questo mi fa sentire inadeguata come donna e in colpa verso il mio compagno che è convinto di non piacermi.
Di fronte a una situazione simile il parere del ginecologo è fondamentale per poter valutare l’eventuale presenza di fattori biologici responsabili del problema. Disfunzioni o alterazioni ormonali, uso di farmaci, disturbi vascolari, patologie neurologiche e menopausa sono solo alcune delle ragioni che potrebbero giustificare l’assenza (o difficoltà) di eccitazione nella donna.
Una volta compreso in che misura intervengono i fattori di carattere medico sarà importante valutare tutte quelle componenti psicologiche, cognitive, emotive e relazionali che possono aver contribuito a generare e/o a mantenere il problema vivo nel tempo.
In seguito a un’attenta anamnesi psico-sessuologica lo specialista potrà indicare il percorso più idoneo da seguire per quella donna e/o la coppia.