Eiaculazione ritardata
L’eiaculazione ritardata è caratterizzata da un significativo ritardo o incapacità di raggiungere l’eiaculazione nonostante il desiderio sessuale e la capacità erettiva risultino adeguati e inalterati, almeno nelle prime fasi.
I tentativi prolungati nel provare a raggiungere il piacere possono portare i partner a sperimentare un senso di stanchezza, noia ed esasperazione per i rapporti intimi fino a ritrovarsi, in alcune situazioni, ad accusare dolore ai genitali.
Con l’andare del tempo può accadere che l’uomo metta in atto una serie di meccanismi di evitamento di qualsiasi situazione intima per timore del fallimento.
Il solo pensiero di iniziare un rapporto che non andrà a buon fine mi fa passare qualsiasi voglia. Per paura che la mia compagna voglia fare l’amore, quando siamo insieme faccio di tutto per evitare di ritrovarci in quella situazione
La severità del disturbo presenta molteplici sfaccettature: si va da un’inibizione dell’eiaculazione occasionale che può essere superata con il semplice impiego della fantasia e/o di una stimolazione aggiuntiva fino ad arrivare a un’inibizione più severa in cui il paziente, nel corso di tutta la sua vita, non ha mai sperimentato un orgasmo.
Le cause di questo problema possono essere molteplici e dipendere da fattori organici, psicologici, relazionali o dalla combinazione di essi.
L’eiaculazione ritardata può essere correlata a malattie di origine neurologica, endocrina o all’uso di farmaci neurolettici, oppiacei, antiipertensivi, antidepressivi di tipo serotoninergico.
Per queste ragioni, come per tutte le problematiche sessuologiche, l’intervento del medico specialista è di fondamentale importanza per poter individuare ed eventualmente trattare la disfunzione dal punto di vista organico.
Tra le cause non organiche, invece, possono essere presenti diverse ragioni che riguardano la componente psicologica, la propria storia personale e/o la coppia.
In alcuni casi può capitare che il problema eiaculatorio compaia nel momento in cui i partner decidono di avere rapporti mirati al concepimento; in questi casi l’ansia da prestazione può essere dovuta al timore delle responsabilità immaginate nel divenire genitori.
Abbiamo sempre avuto qualche difficoltà nei rapporti intimi: nonostante fare l’amore sia piacevole e tra noi ci sia molta complicità, lui ha da sempre avuto difficoltà di eiaculazione. Non ci avevamo mai dato troppo peso fino a quando, un anno e mezzo fa, abbiamo deciso di voler provare ad avere un bimbo. Da quel momento il tutto si è aggravato e da un problema saltuario e ininfluente è diventato un’ossessione.
Questo problema può avere degli effetti molto negativi non solo sull’uomo ma, più in generale, sulla coppia. I maschi riferiscono spesso una forte ansia prima dei rapporti, un senso di frustrazione e inadeguatezza, sensi di colpa verso la/il partner, fino ad arrivare, in alcuni casi, a manifestare un deficit erettile (secondario e reattivo alla situazione) e/o un calo del desiderio sessuale. Le partner, invece, riferiscono spesso di sentirsi poco attraenti e incapaci di soddisfare sessualmente il proprio partner.
Un’anamnesi precisa e approfondita è fondamentale per poter inquadrare meglio il problema e individuare la terapia più adatta alla persone e/o alla coppia.